Dieci anni dopo la fine di The X-Files e dopo una lunga permanenza in Inghilterra, tra teatro
e televisione di qualità, Gillian Anderson sembra interessata a valutare nuove
opportunità di lavoro di nuovo negli Stati Uniti.
Dopo la volontà di partecipare al prequel televisivo
de Il silenzio degli innocenti, nel
ruolo della psichiatra che ha in cura Hannibal Lecter prima dell’inizio della
sua carriera criminale, Gillian Anderson ha firmato per comparire nel pilot,
ancora senza titolo, di una serie della NBC, in cui interpreta Meg Finch, una
manager che vede rapire sua figlia con alcuni suoi compagni di scuola e scopre
che dietro c’è un complotto che coinvolge alte sfere del governo.
Meg, il personaggio di Gillian, avrà una sorella
agente dell’FBI, interpretata da Rachael Taylor, con la quale si riunirà dopo
passate incomprensioni e segreti: di nuovo complotti per Gillian, anche se
molto probabilmente più di tipo economico, finanziario e politico che non
inerenti gli alieni, ma l’argomento sembra decisamente interessante oltre che
attuale.
Una vicenda che si presenta e annuncia comunque
interessante, tra attualità e finzione, e c’è da sperare in un suo
concretizzarsi in una serie televisiva, sull’onda di storie come Homeland, altra storia di complotti più
realistici.
Per il progetto su Hannibal Lecter in fondo è invece
quasi un ritorno alle origini: il personaggio di Scully era ispirato a Clarice
Starling, la tenace e fragile agente dell’FBI che si confrontava con il male
del diabolico serial killer. Il silenzio
degli innocenti era una delle fonti di ispirazione dichiarate di Chris
Carter e soci per l’universo di The
X-Files e Gillian Anderson era stata indicata come credibile sostituta di
Jodie Foster nel ruolo appunto di Clarice nel film Hannibal del 2000. Gillian Anderson non sembra intenzionata però a
dimenticare il personaggio che l’ha portata al successo, ma per ora nessuna
nuova sul terzo film: con David Duchovny ha chiesto ai fan di ricominciare a
fare pressioni con raccolta firme e simili sulla Fox per riportare Mulder e
Scully ancora una volta sul grande schermo. Forse, c’è ancora speranza.
Elena Romanello