Anche in Angel,
spin off di Buffy per alcuni
superiore all'originale, lavorano alcuni dei nomi che avevano collaborato ad X-Files: come David Greenwalt,
coproduttore esecutivo di alcuni episodi della serie di Chris Carter e
produttore esecutivo per Joss Whedon, Tim Minear, sceneggiatore in entrambe le
serie, e Jeffrey Jackson Bell, soggettista e sceneggiatore.
Del resto, pure Angel
approfitta dell'onda lunga di interesse per il mondo del fantastico introdotta
dalle indagini di Mulder e Scully, sia pure con premesse e risultati diversi:
occorre dire che, mentre X-Files ha
avuto delle serie derivate piuttosto sfortunate, come Millenium e ancora di più The
Lone Gunmen, Buffy è riuscita a
dar vita invece una serie fortunata e godibilissima, per alcuni migliore, con
toni certo più adulti, più crudi, più disperati e forse anche per questo di
gran fascino.
Angel muove i suoi passi da Buffy, presentando il desiderio di
riscatto e di espiazione del vampiro con anima Angel, innamorato ricambiato
della Cacciatrice ma condannato a non poter essere felice, che si trasferisce a
Los Angeles, vista in maniera ben diversa dalla città frivola e consumistica di
tante altre serie, dove intraprende una sua lotta contro il male, con alcuni
pochi ma fedeli amici.
Angel apre una sua azienda investigativa privata, la
Angel investigation, e potrebbe
essere un collega privato di Mulder e Scully: ma i suoi risultati sono diversi,
e se i due agenti dell'FBI (con poi anche i loro colleghi Doggett e Reyes)
cercavano la verità su casi inspiegabili, Angel cerca di salvaguardare il bene
e di sconfiggere le forze del male, come giustiziere non ammazzasette ma con
una gran fragilità e disperazione dentro.
Per certi versi, malgrado tutte le disgrazie che
arrivano loro addosso, tra sequestri alieni, tradimenti, tragedie familiari,
figli a cui devono rinunciare e parenti scomparsi, hanno un percorso molto più
ricco di speranza e lieto Mulder e Scully, che non Angel, destinato a rimanere
da solo e a perdere tutte le possibilità di amare ed essere amato da qualcuno.
Mulder e Scully rimangono insieme, contro tutto e tutti, mentre nessuna delle
storie d'amore dei personaggi di Angel, a cominciare da quella, straziante, tra
Wesley e Fred, ha un lieto fine.
E se Mulder e Scully alla fine continueranno la
ricerca della verità insieme, Angel dovrà continuare a lottare contro il male,
con i suoi fedelissimi, in un finale al cardiopalma e non dolce come quello di X-Files.
Una cosa che accomuna le serie è che in entrambe si
riflette sull'avere figli, rappresentando due maternità e paternità
impossibili. Dana Scully, che credeva di essere diventata sterile dopo il
sequestro di cui era rimasta vittima, si scopre incinta di un figlio del
miracolo, le cui origini di concepimento non vengono spiegate fino in fondo ma
che lasciano aperta la porta agli incorreggibili romantici e sostenitori di una
relazione tra lei e Fox Mulder. Darla, l'amante vampira di Angel, si ritrova
incinta dopo un ritorno di fiamma per il vampiro che aveva creato, fatto
impossibile tra non morti.
Gli esiti saranno diversi per molti aspetti, ma
simili per altri: Scully partorirà un bambino con poteri miracolosi, che darà
in adozione per salvarlo dai pericoli che corre rimanendo vicino a lei mentre
Darla si sacrificherà per permettere a Connor di venire il mondo, dove verrà
catapultato in una dimensione alternativa, per tornare adulto, pieno di rancore
verso il suo padre vampiro e pedina nella venuta di Jasmine.
Entrambi i figli sono amatissimi dai rispettivi
genitori: nel secondo film di X-Files
sia Scully che Mulder esprimeranno dolore per la separazione forzata da
William, mentre Angel non dimenticherà suo figlio, e per salvarlo farà un patto
con la Wolfram e Hart, chiedendo che gli vengano cancellati i ricordi e gli
venga data una vita normale. Per entrambi si prospetta un possibile futuro di
gesta, ma i mancati, per ora, sviluppi dei rispettivi universi lasciano questo
alle speculazioni degli autori di fanfiction.
La ricerca della verità come strumento di trionfo
per il bene, e la lotta senza quartiere contro il male a qualunque costo sono i
due leit motiv rispettivamente di X-Files
e di Angel, storie di eroi non senza
macchia e senza paura, ma capaci di creare una mitologia moderna, tra vecchie e
nuove paure, tra vecchie e nuove paranoie, tra vecchie e nuove tematiche. E se
nel primo caso si sono rilette tutte le leggende metropolitane degli ultimi
secoli, nel secondo si è ripreso in mano il tema del vampiro, già reinventato
in Buffy, con nuove aggiunte che
pescano nei fumetti dei supereroi, americani e giapponesi, ma anche nella
tradizione delle chanson de geste e delle leggende. I risultati, certo diversi,
sono comunque interessanti, per costruire un nuovo immaginario fantastico, tra
oggi e ieri, tra leggenda e realtà e una nuova tipologia di eroi, non più da
venerare ma da sentire come personaggi che appassionano ma che nello stesso
tempo, con la loro umanità, anche se vampiri, sono vicini a chi si appassiona a
loro e alle loro avventure.