Da quando è finito X-Files, molti fan hanno cercato di trovare un sostituto al loro
telefilm preferito, pur sapendo che qualcosa che sostituisca le avventure di
Mulder e Scully al cento per cento è impossibile da trovare, e che non sarebbe
certo auspicabile una fotocopia della serie senza nessuna originalità.
Un qualcosa di sostitutivo per alcuni elementi,
tenendo conto che si tratta anche di un telefilm molto diverso, è possibile
trovarlo in Bones, serie liberamente
ispirata alla serie di thriller di Kathy Reics, giunta ormai alla quinta
stagione e proclamata con un po' di sorpresa miglior telefilm dell'anno allo
scorso Telefilm festival, battendo rivali temibili come Dr House e Lost.
Anche in Bones
abbiamo un protagonista e una protagonista in dialettica tra di loro, lui più
istintivo lei decisamente razionale, anche se gli scontri avvengono in maniera
diversa rispetto a quelli di Mulder e Scully, perché è diverso il contesto di
lavoro dei personaggi. L'agente Seeley Booth lavora anche lui come Fox Mulder
per l'FBI, dopo un passato come cecchino in Bosnia e un'unione fallita che gli
ha lasciato un figlio, mentre la dottoressa Temperance Brennan è un'antropologa
forense con un approccio totalmente scientifico, per nascondere fragilità
portate da un'infanzia non felice e segnata dalla perdita dei genitori.
Entrambi, con altri colleghi introdotti fin dall'inizio, si trovano a lavorare
su casi di omicidio in cui sono rimasti solo pochi resti (le ossa, bones, il
campo di lavoro di Temperance), tra di loro c'è attrazione, affiatamento ma
anche dialettica, con toni diversi da quelli dei nostri due agenti che
indagavano sugli alieni, più da commedia brillante sia pure con toni macabri,
visto che ci sono teschi e altri parti dello scheletro sempre in giro sul posto
di lavoro e interlocutori privilegiati per la risoluzione dei casi.
Si diceva dei comprimari, grossa innovazione
rispetto ad X-Files dove i personaggi
secondari sono sempre stati introdotti con il contagocce, tutti con una loro
storia e una loro personalità, da Angela Montenegro, esperta di computer,
istintiva, sensuale e grande amica di Temperance, alla dottoressa Camilla
Saroyan, ex di Booth e pronta a scoprire le gioie e i dolori della maternità
con la figlia adolescente di un suo ex morto, dall'entomologo Jack Hodgins al
dottorando Zack Addy, che finirà travolto da qualcosa di più grande di lui, per
arrivare poi al giovanissimo psicologo Lance Sweets e ai vari tirocinanti,
Daisy Wick, Wendell Bray, Colin Fisher, personaggi non solo macchiette a cui
affidare qualche battuta. Come in X-Files
i protagonisti hanno un background familiare abbastanza complesso, in
particolare Brennan ritrova dopo anni il padre Matthew, creduto morto e poi
accusato di omicidio, con il quale recupera un rapporto, mentre Booth deve
occuparsi anche di crescere il figlio, che spesso gli viene affidato.
Non rigoroso come i vari CSI e capace di prendersi in giro, con toni che alternano tra i
casi veri e propri a riflessioni sulla vita, l'amore e i rapporti
interpersonali, Bones sa essere,
oltre ad un avvincente telefilm thriller (i due mytharc, quello del Becchino e
quello del gruppo dei Gormogon, hanno saputo tenere con il fiato sospeso, senza
contare gli episodi singoli), anche una commedia umana sui tanti modi di vivere
con se stessi e gli altri che ci sono oggi, complici anche gli interpreti,
efficaci come erano del resto quelli di X-Files.
David Boreanaz, l'ex Angel di Buffy e della serie omonima,
dimostra di essere maturato notevolmente come attore, soprattutto nei momenti
comici e brillanti nel ruolo dell'agente Booth; Emily Deschanel è un'ottima
Temperance Brennan, non un clone di Scully, ancora più scettica e dogmatica se
possibile, e tra i comprimari non si può non ricordare la sensuale Michaela
Conlin (Angela Montenegro), la carismatica Tamara Taylor (Camilla Saroyan), il
simpatico T. J. Thyne (Jack Hodgins) e il divertente suo malgrado John Francis
Dailey (John Sweets), tutti diventati famosi grazie a Bones, senza dimenticare il veterano Ryan O'Neal, nella parte del
padre di Brennan.
Ci sono stati degli apporti e degli omaggi di X-Files a Bones:
David Duchovny, grande fan della serie, ha diretto uno degli episodi più
importanti della seconda stagione, l'undicesimo, Judas on a Pole (in italiano Il
doppio volto della fede), fondamentale per l'evoluzione del rapporto tra
Brennan e suo padre, e nella quinta stagione Alieni in flanella (titolo originale ancora più allusivo, The X in the file) ha omaggiato
chiaramente le indagini paranormali di Mulder e Scully a caccia di alieni, con
tanto di presenza come guest star di Dean Hanglund, meglio noto come Langly dei
Gunmen.
A questo punto la questione per molti appassionati
è: ma Booth e Brennan si metteranno mai insieme, tenendo conto delle loro
differenze in particolare su come vedere la vita e del fatto che hanno
comunque, ciascuno per proprio conto, una vita personale più vivace di quella
dei loro quasi colleghi Mulder e Scully? Il tutto è ancora aperto, anche se gli
shipper hanno avuto recentemente una batosta da alcune dichiarazioni di Kathy
Reics, autrice dei romanzi di Bones, in cui la Brennan protagonista è una donna
di mezz'età, divorziata e con una figlia ormai adulta, dedita solo al lavoro:
Kathy Reics ha detto che i telefilm di Bones
sono per lei un
prequel ai suoi libri, nei quali non c'è nessun agente Booth e nessun amore in
vista per la rigorosa Brennan. Del resto, anche Chris Carter aveva detto tante
cose che poi sono state smentite su Mulder e Scully, che da un giorno all'altro
sono passati dall'essere colleghi ad essere amanti e pure genitori.
Elena Romanello