L'innovatività
di Buffy si percepisce fin dalla prima scena del primo episodio, quando la
ragazzina terrorizzata in balìa di un possibile vampiro o anche solo maniaco
sessuale si trasforma in temibile succhiasangue, e quando la biondina tutta
vestiti e vita sociale diventa una feroce combattente. Certo, Whedon è
volutamente debitore ai fumetti, sia i comics che i manga, che al girls power
hanno dedicato innumerevoli eroine, ma lo stacco c'è eccome rispetto a certe
idee preconcette legate ai vampiri.
E se Buffy è in fondo una metafora del crescere
e di tutte le tragedie e difficoltà che questo comporta, non mancano gli
intrecci d'amore e d'odio, non mancano momenti di grande impatto o comunque
coraggiosi, come l'episodio, poco paranormale e molto realistico, della morte
della mamma di Buffy (The Body, 16 della quinta stagione), o la scelta
di far diventare la nerd Willow, migliore amica della protagonista, una gay
dichiarata.
A questo va
aggiunta la componente sentimentale e romantica: se in X-Files tutto ha girato sul rapporto non
rapporto tra Mulder e Scully, che si sono messi insieme dietro le quinte e con
un outing improvviso hanno rivelato poi il loro rapporto sentimentale come
assodato e scontato ad un pubblico che sognavo su fanfiction in cui tutto avveniva
alla luce del sole, in Buffy ci troviamo di fronte ad un triangolo di amori impossibili.Buffy, prescelta
nella sua generazione a diventare una cacciatrice di vampiri, si innamora prima
di Angel, vampiro con l'anima vittima di una maledizione che gli impedirà di
trovare la felicità con lei pena il ridiventare il mostro che era prima, e poi
vivrà una storia per lei di solo sesso con Spike, vampiro invece innamorato
della Cacciatrice che per lei deciderà di ritrovare la sua anima e umanità. Ci
troviamo di fronte a qualcosa di ben più devastante dell'amore quieto,
inespresso ma poi vissuto di Mulder e Scully, a due passioni devastanti: una
finirà in modo amaro, con Angel che se ne andrà per poi tornare senza che la
cosa sia più la stessa fino ad un finale aperto ma poco risolutivo, l'altra in
modo tragico, con la morte per Buffy di Spike, salvo resuscitare nello spin off Angel. Una rivisitazione dei vampiri, belli e dannati come nei romanzi di
Anne Rice o nel Dracula di Coppola, pronti ad amare oltre ogni limite e a non
adattarsi ad una realtà amare: in Buffy si è visto anche questo, oltre che un'eroina
combattiva (più di Scully ma in definitiva sua sorella minore come
determinazione e carisma da protagonista), una voglia e paura di crescere, una
metafora dei rapporti umani e di una famiglia in cui conta l'amore inteso in
senso allargato, amicizia, stima, sorellanza, e non i legami di sangue.
Mulder e Scully sono due eroi in cerca della verità e
della giustizia; Buffy cerca invece una felicità, intesa come pienezza di sé,
come libertà di essere e di amare.