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SMALLVILLE
di Elena Romanello



Il mondo dei fumetti americani, con i famosi supereroi con superpoteri e superproblemi, viene rivisitato all'inizio del nuovo millennio da una serie televisiva che chiuderà la sua corsa, dopo dieci stagioni, la prossima primavera: Smallville, dedicata all'adolescenza di Clark Kent, prima di diventare Superman a tutti gli effetti, quando viveva nella ridente cittadina dell'Arkansas di Smallville, appunto, devastata ai tempi del suo ritrovamento da una pioggia di meteore che ha sconvolto non poco la vita dei suoi abitanti.

A Smallville, girata a Vancouver come le prime cinque stagioni e il secondo film di X-Files, hanno contribuito non poche maestranze di X-Files, tra cui il regista David Nutter, il musicista Mark Snow (con una colonna sonora molto simile a quella che sottolineava le avventure di Mulder e Scully) e l'attore Michael McKean, meglio noto come Morris Fletcher in Dreamland e in Jump the shark, oltre che nella serie dei Lone gunmen.

Del resto gli appassionati di X-Files hanno trovato non poche analogie con Smallville, che sembra molto debitore delle atmosfere tra mistero e complotto della serie creata da Chris Carter, soprattutto nelle prime stagioni, ambientate nell'universo di una cittadina che nasconde non pochi segreti, che riecheggia Twin Peaks ma anche tanti posti in cui Mulder e Scully, e magari anche Doggett e Reyes andavano ad indagare nei casi singoli e anche nella storyline mitologica.

Il personaggio di Smallville che ricorda di più gli eroi di X-Files risulta essere Chloe Sullivan, compagna di scuola di Clark e del suo primo amore di gioventù Lana Lang, cugina di quella Lois Lane che diventerà poi la fidanzata ufficiale dell'eroe, con gran rimpianto di chi nota non poco affiatamento tra Clark e Lana. Chloe, giornalista d'assalto del giornale scolastico e poi del Daily Planet, è un misto tra i Lone Gunmen e Fox Mulder nella sua ricerca della verità, oltre che platonicamente innamorata di Clark (inevitabile attira fanciulle) senza speranza, come capisce anche chi non conosce poi la storyline del fumetto di Superman.

Anche Lionel Luthor, padre di Lex, ha tratti che lo imparentano con Smoking Man e con Krycek in quanto ad ambiguità del suo ruolo, tra bene e male, ma da un certo punto in poi il suo personaggio rimane sullo sfondo, come anche quello di suo figlio Lex, grande amico di adolescenza di Clark destinato poi a diventare il suo antagonista per eccellenza, ma che dopo una gran presenza all'inizio viene man mano liquidato per far posto ad altre vicende.

Come in X-Files, anche in Smallville ci sono episodi singoli, con storie autoconclusive, e c'è invece tutta una mitologia di eventi e personaggi che da un certo punto in poi diventa preponderante, anche perché è poi alla base degli sviluppi della serie di fumetti, con l'introduzione di personaggi come la cugina di Clark Kara, la stessa Lois Lane, gli altri superoi della Ligue, come Lanterna Verde. Del resto la tendenza delle serie televisive degli ultimi anni sembra essere quella di sembrare più sceneggiati a puntate che telefilm con episodi singoli uniti da un filo sottile: succedeva già nella ultima stagione di Angel, ed è diventato una costante in telefilm contemporanei come Fringe, Lost  e Flashforward, impossibili da seguire singolarmente, come avveniva con gli episodi non mitologici di X-Files e con le prime stagioni di Smallville.

Tutto sta a vedere come adesso verranno tirate le ultime fila di una serie televisiva che ha creato un suo universo, non in contrasto con quello dei fumetti ma nello stesso tempo innovativo, non stereotipato ma appassionante, anche se nelle ultime stagioni ci sono state alcune confusioni e troppo sovraccarico di eventi, in maniera molto diversa da quello che era avvenuto in X-Files, per conciliare appunto telefilm e fumetti.

Purtroppo occorre anche registrare come Smallville nel nostro Paese sia stato bistrattato: dopo un ottimo inizio in prima serata su Italia 1, è stato relegato sui canali in chiaro nella fascia pomeridiana, con censure arbitrarie per adattarlo ad un pubblico che non è il suo, e rendendo molto più difficile seguirlo da parte degli appassionati storici, un pubblico di adulti giovani e meno giovani che lo seguivano alla sera: questo ha portato molti a perdere letteralmente il filo di una storia complessa e che si sta avviando ormai alla fine.

Tanto si sa che poi le avventure di Superman continueranno in fumetto: Smallville ne ha stabilito un antefatto di mitologia ed eventi, di misteri ed enigmi, confondendo un po' le carte ma dimostrando di avere qualcosa da dire su un personaggio che a molti poteva sembrare un po' obsoleto. E nel successo e nel valore di Smallville come serie hanno senz'altro pesato non poco le influenze di una serie come X-Files in termini di immaginario fantastico e di modo di fare televisione.

 

 

 

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